Via Vito di Jasi
È un esempio di uno spazio dedicato a Massimo Troisi o a Totò o anche a Eduardo De Filippo.
Sotto la pensilina sono allineati dei Grossi Libri sulle cui pagine sono riportate locandine di film, di teatro, delle frasi, dei nomi… organizzati senza un ordine rigoroso ma con l’intento di proporsi come un modo veloce per cogliere l’opera o l’attore e stimolare una riflessione verso i protagonisti del nostro cinema e del nostro teatro. Poche pagine, forse insoddisfacenti per gli amanti della lettura probabilmente perché incomplete, ma tali da poter essere lette da tutti, in piedi e in pochi minuti.
Proviamo ad immaginare delle pagine dedicate a De Filippo: non avrebbe senso riportare una lunga descrizione in forma enciclopedica che riassumi la vita e le opere dell’attore. Piuttosto, e non è né semplice né banale, provare a scegliere poche parole e poche immagini che diano il senso dell’uomo e delle sue opere, che siano d’impatto, che restino nella memoria senza per questo appesantirla troppo.
Due esempi trovati dopo una breve ricerca in rete:
- La vita secondo Eduardo De Filippo: …solo una tragicommedia da palcoscenico.
- O anche, sulla sua di vita: …. una vita traboccante di momenti di buio, solitudine e emarginazione, ma proprio quelle difficoltà sono diventate stelle luminose in un cielo rimasto scuro per lunghi anni.
Espressioni di questo tipo accompagnate da immagini, anche rielaborate, poterebbero rappresentare un invito per chi non conosce le commedie di Eduardo, ma anche un momento di riflessione per chi pur avendole viste, ne coglie, in modo incompleto, il messaggio.
L’intento dei Grossi Libri non è quello di essere scrupolosi ma, in coerenza con il progetto, di essere interessanti. Nessun intento accademico o pedagogico, ma solo quello di creare occasioni, parole e immagini come un ponte tra chi per propria natura approfondisce, anche leggendo, le tematiche di cui si interessa e chi per abitudine o perché occupato in altro, ha poche occasioni per farlo, perdendo il significato di un’opera o di un autore.
Ai lati dell’espositore le lamiere sono sagomate seguendo la scena di Totò e Peppino a Milano mentre parlano con l’agente di polizia.